Ho 34 anni, sono sposato con Maria Paola, da dieci anni lavoro come commercialista d’impresa. Sono Presidente dell’Associazione Milano per Giovanni Paolo II e Segretario del Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli, fondato da Paola Bonzi.
Sono candidato al Consiglio Comunale di Milano per dare voce all’area moderata, popolare e di ispirazione cristiana in cui mi riconosco. La Lega nell’ultimo anno ha imboccato la strada della mediazione e della concretezza sostenendo il governo Draghi ed è oggi nel centrodestra il partito che meglio può rappresentare i nostri valori.
Non è tempo di contrapposizioni ideologiche, ma di professionalità. Mi candido per amministrare la città, e per amministrarla bene. Metto a disposizione di Milano la mia esperienza di dottore commercialista e revisore legale e quella maturata come consigliere di amministrazione e sindaco in società di capitali ed enti no profit.
Alcuni impegni concreti: basta guerra alle auto, stop alle piste ciclabili mal fatte.
Ho cinque fratelli e sei nipoti: sogno una Milano attraente per le persone che decidono di dar vita a una famiglia e avere dei figli. Milano è diventata una città “per ricchi” dove la classe media è in difficoltà e da cui le famiglie, specie se numerose, sono costrette a scappare. Invertiremo insieme questa tendenza, con provvedimenti concreti e realizzabili
Principio irrinunciabile è inoltre la libertà di educazione: per questo dico SI’ al sostegno alle scuole paritarie, NO al gender nelle scuole.
Non possiamo accettare che ancora oggi a Milano ci siano donne costrette a interrompere una gravidanza perché si trovano in situazioni di disagio economico e sociale e non ricevono aiuto. Milano è viva, vuole essere città della Vita: delle mamme, dei papà e dei bambini. Voglio realizzare questo sogno collaborando con i Centri di Aiuto alla Vita, con progetti che abbiano un impatto concreto e duraturo
Milano è operosa e internazionale, ma anche generosa e solidale. L’aiuto a chi si trova nel bisogno è fondamentale e va incentivato, ma bisogna dire NO a forme di assistenzialismo diseducative e dannose.
Sarò a disposizione di tutte quelle realtà meritorie del terzo settore che svolgono un ruolo sociale indispensabile nell’individuazione dei bisogni e delle fragilità e che coadiuvano l’amministrazione comunale nel farvi fronte.
La ripresa economica deve essere il primo obiettivo della prossima amministrazione comunale. Milano deve tornare a essere città del turismo, degli eventi, del design e della moda, ma anche città della piccola impresa, delle professioni, delle startup innovative, privilegiando investimenti attenti non solo al legittimo profitto privato ma anche alle ricadute ambientali e sociali.
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